Diario di un viaggio in moto in Marocco, nell'agosto del 2008...

Merzouga

Il deserto, affascinante dai colori pazzeschi che in una giornata passa dal beige al rosa incorniciato da un cielo azzurro... un'emozione grande

8 agosto: dalla Valle dello Ziz, continuiamo il nostro viaggio attraversando valli deserte dove le sole forme di vita che vediamo sono capre. Ovviamente c’è sicuramente qualcuno che le controlla, ma sarà per via del caldo che non si vede nessuno. Passiamo a lato di palmeti enormi nati al riparo della montagna e lungo il torrente che scorre lungo la strada. Una macchia verde sulla terra dai diversi colori.
Più tardi incominciamo a vedere le prime dune dal colore indefinito per via del sole già verticale.
Alle porte di Merzouga prendiamo la deviazione lungo la pista che porta al nostro albergo che ci eravamo prenotati da casa. Ma quasi arrivati davanti al Kasbah Mohayout succede che cadiamo dalla moto per via di una buca di sabbia. Per fortuna nessun danno e così arriviamo tutti interi all’albergo.

L’albergo è una costruzione bassa a 50 m dalle dune, interamente costruito in terra e paglia con stanze colorate ed arredate con gusto. Giardino interno e piscina. La temperatura qui è intorno ai 50 gradi, ma la piscina e le mura dell’albergo aiutano. E quando questo non basta più perché il sole ti ammazza c’è sempre il fido condizionatore della stanza che ti aspetta. Alla sera cena nel giardino interno sotto le stelle. Bellissimo!

9 agosto: La giornata dopo una ricca colazione inizia con una gita in fuoristrada sulla Toyota di Hassan gestore dell’albergo. Il tour ci porta a vedere le dune, le rocce fossili, un villaggio di senegalesi trapiantati a Merzouga, i pozzi per l’estrazione del kajal dal quale si ricava un componente del trucco delle donne di mezzo mondo, un’oasi dove si pratica l’agricoltura a 100 metri dal deserto…incredibile! Facendo il giro dell’Erg Chebbi vediamo delle tende berbere di nomadi accampati nelle vicinanze di Merzouga, una piccola scuola per i bimbi del popolo nomade ed un pozzo d’acqua , e ovviamente i dromedari che qui la fanno da padrone.
Fermandosi con la macchina in qualsiasi posto, poco dopo vedi arrivare qualcuno dal nulla. Un bambino si sarà fatto 300 metri di corsa a piedi nudi per venderci il suo cammellino fatto di filo di lana, una pietra ed un braccialetto……povero piccolo!
Dopo qualche ora di relax in piscina ed un bel pisolino al fresco, a sera arriva il momento della gita sul dromedario nel deserto. Nel silenzio del deserto rimani stupito dalle voci che senti nell’aria.
Il nostro animale si è addentrato nel deserto come se niente fosse e ci ha portati sotto una enorme duna che poi abbiamo risalito a piedi. Una volta arrivati in cresta abbiamo potuto aspettare ed ammirare il tramonto che qui grazie ai colori riflessi sulla sabbia è bellissimo. Una volta che il sole è sceso all’orizzonte siamo scesi dalla duna e dopo aver acquistato dalla nostra guida berbera qualche fossile come souvenir siamo rientrati quasi al buio a dorso di dromedario.
Il deserto non è solo sabbia morbida o caldo, è la tranquillità, il silenzio, un’esperienza unica!

Link di interesse:
Kasbah Mohayout
Hassi Labieb (5 km da Merzouga). Note: ottimo servizio, panorama spettacolare, terrazza personale con vista sulle dune, piscina, aria condizionata. Circa 35 Euro la doppia. Per "doppia" si intende un appartamento di 3/4 locali con terrazza, fantastico. La "Berber suite".


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